Vino, MWF batte Vinitaly in ricercatezza.

Vinitaly e Merano WineFestival.

Due manifestazioni che elogiano la cultura del vino e non solo. Anche olio extravergine di oliva, gastronomia e le aziende che lavorano attorno a questi mondi sempre remunerativi in termini economici anche con la crisi.

Due momenti importanti per i produttori italiani e stranieri che si incontrano per presentare e promuovere le loro novità a pubblico e privato. Così simili ma così diversi. Il Vinitaly si svolge in fiera a Verona, è considerato il più grande evento enologico al mondo. Vanta ogni anno sempre più affluenza e i problemi di viabilità e logistica nel veronese sono sempre più difficili da gestire durante questi giorni frenetici.

Merano Wine Festival

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Merano WineFestival – Kurhaus

Merano Wine Festival è qualcosa di diverso. La manifestazione è senz’altro più piccola nelle dimensioni e più ricercata nella qualità. Si svolge in centro a Merano nella Kurhaus, l’antica sede delle Terme di Merano dove la principessa Sissi trascorreva le sue vacanze per curarsi. Bello vedere giovani e meno giovani degustare fino a sera tra le strade e le bellissime piazze di Merano vini di qualità provenienti da tutta Italia ma anche dall’estero.

Quest’anno è stata un’edizione speciale tra l’altro; il patron del Merano WineFestival Helmuth Köcher al termine dell’edizione numero 23 ha dichiarato 10.000 presenze per un indotto stimato in circa 6 milioni di euro. 6.800 paganti. La piccola cittadina in riva al Passirio ha riposto nel cassetto un’edizione che si è svolta all’insegna dei grandi numeri. Per nulla scontato, visto il periodo di crisi che stringe la cinghia a molte famiglie e aziende.

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Merano WineFestival 2014

Il successo del Merano WineFestival sta a dimostrare che la forza magnetica di questo evento ha davvero qualcosa di speciale.

Kurhaus e Gourmet Arena sono stati il cuore di una tre giorni che ha portato il meglio dell’enogastronomia italiana ed internazionale a Merano. Gli organizzatori che sono costretti per alcuni momenti a chiudere le porte per limitare gli accessi e consentire il ricambio dei visitatori, sono la dimostrazione che siamo di fronte ad un evento che ha consolidato nel pubblico degli appassionati la sua fama indiscussa.

Oltre alle frequentatissime sezioni classiche del festival – bio&dynamica, Culinary, Chef’s Challenge, BeerPassion, Club Excellence, Wine MasterClasses – due eventi specialissimi hanno rappresentato la punta del successo di questa edizione, sia come numeri sia come motivo di interesse: CULT2014, uno spazio che ha raccolto i 41 pionieri del vino italiano, selezionati con cura da Helmuth Köcher, e il WineWorld Economic Forum ossia un workshop – tavola rotonda con grandi nomi dell’enologia italiana – che ha definito le linee del comparto dal punto di vista della sostenibilità e dell’export.

Sta davvero dunque morendo l’era delle grandi fiere? Sostituite da manifestazioni altrettanto valide ma più dettagliate e sempre più alla ricerca del contatto umano?

Stefania Mafalda

 

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