Vip italiani prestati al mondo del vino. Nannini, Al Bano, Vespa e…

Musica e vino, accoppiata vincente. Soprattutto se a cantare davanti a un bicchiere di vino sono Gianna Nannini e Al Bano Carrisi che hanno improvvisato un duetto d’autore interpretando il successo di Al Bano “Nel Sole”. E’ accaduto ieri a Expo Milano da Peck a Palazzo Italia in occasione della degustazione di vini, prodotti da Vip, affiancati ai piatti dello chef stellato Matteo Vigotti. L’evento, intitolato “Personalità diverse prestate al mondo del vino”, è stato organizzato dal Comitato Scientifico del Padiglione del Vino.

L’interesse per il vino in Italia è notevole; la dimostrazione è la sfilata di Vip prestati alla viticoltura. Gianna Nannini, Cantina Certosa di Belriguardo in Toscana, Al Bano Carrisi, Tenute Al Bano Carrisi in Puglia, Massimo D’Alema, Cantina La Madeleine in Umbria, Bruno Vespa, Cantina Futura 14 in Puglia, Oscar Farinetti, patron di Eataly e proprietario della cantina Fontanafredda, Luisa Todini, presidente di Poste Italiane e proprietaria della Cantina Todini in Umbria e Gian Marco e Letizia Moratti, Cantina di Castello di Cigognola.

Sono nata e cresciuta nei vigneti, la vendemmia è sempre stata una tradizione di famiglia, Gianna Nannini

“La natura non impone differenze di classi sociali” ha sottolineato Gianna Nannini. “Sono nata e cresciuta nei vigneti, la vendemmia è sempre stata una tradizione di famiglia. Poi a 18 anni sono andata via di casa perdendo queste sacrosante abitudini e dopo tanti anni ho deciso di tornare a viverle rilevando la terra della mia famiglia per produrre vino a base di Sangiovese”.

“Vendo 800 mila bottiglie all’anno” ha raccontato Al Bano, e poi con una battuta “ho venduto più vini che cd. Il mercato estero va molto bene, in particolare nei paesi dell’est. In Romania ad esempio.

Per fare un vino importante, come per fare impresa, bisogna essere umili e copiare dai più grandi, Oscar Farinetti

“La prima cosa che fa un neonato quando nasce è respirare. Bene, io sono stato da subito inebriato dal profumo della mia terra, il Piemonte e in particolare dell’uva, del mosto e del vino” ha sottolineato Oscar Farinetti. Per fare un vino importante, come per fare impresa, bisogna essere umili e copiare dai più grandi. Copiare è bellissimo, e fa realizzare solo cose belle”.

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