Joe Bastianich, poliedrico artista da risto-piano bar.

Poliedrico Bastianich. Il suo risto-piano bar Ricci di Piazza della Repubblica, 27 a Milano è il luogo dove il Master Chef Joe dà il meglio di se permettendogli di esprimere la sua seconda passione, la musica. Chi sceglie il suo locale per l’aperitivo o per la cena può ammirarlo mentre suona e canta dal vivo. Ogni tanto sparisce nel nulla; è in cucina a controllare il lavoro dello chef newyorkese Toni Scotto che, con il suo staff, prepara per il ristorante piatti del singolare menu italo-americano. Et voilà! ecco che lo ritrovi dopo pochi minuti al bar a far degustare ad amici e conoscenti i vini della sua cantina friulana.

Il Ricci di Bastianich e Belen Rodriguez, storico ristorante milanese che dal 1938 è sempre stato il punto di riferimento delle notti meneghine, è stato riaperto il 22 giugno di quest’anno in una veste completamente rinnovata, dal concept ispirato ai locali newyorkesi con bar, ristorante e intrattenimento musicale live.

L’Altraitalia ha incontrato Bastianich nel suo locale durante una fredda ma stellata serata di qualche giorno fa, da comune americano che vive in Italia davanti a un buon bicchiere di Colli Orientali del Friuli DOC Vespa Bianco del 2012, fiore all’occhiello della Bastianich Winery. Quattordici gradi di intenso chardonnay e sauvignon, e una piccola parte di picolit.

 

Menu internazionale senza trascurare i grandi classici della tradizione italiana come i taglieri di salumi artigianali e i calamari fritti alla Romana…

«E’ il primo locale che apro in Italia e l’ho fatto unendo le mie esperienze e quelle della bella e brava Belen» spiega Joe Bastianich. «Nel nostro stile che piace ai clienti. Come il menu internazionale; piacciono i nostri hamburger, steak tartare e veggie burger per chi è vegetariano. Anche grill, crudo di pesce e i grandi classici della tradizione italiana come i taglieri di salumi artigianali e i calamari fritti alla Romana. Mi avete visto suonare prima?» ci tiene a saperlo il buon Joe indossando jeans, maglia e un cappellino da baseball.

Arredo ispirato alle atmosfere degli anni 40 e arricchito da contaminazioni metropolitane. Maestosi lampadari di Venini in vetro di Murano disegnati in esclusiva per il Ricci, rivestimento del banco bar in marmo onice rosso retroilluminato, tavoli in marmo bianco di Carrara, specchi anticati alle pareti, tappezzerie dell’epoca e divanetti perimetrali in pelle tipici dei bistro letterari Parigini.

Stefania Mafalda

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