Caschi blu della Cultura, angeli italiani al servizio dell’Unesco.

Ecco i Caschi blu della Cultura, una task force di esperti italiani al servizio dell’Unesco per la tutela e la ricostruzione di siti culturali danneggiati da guerre e terrorismo, e per il contrasto del traffico di opere d’arte. Saranno coordinati dal Ministero dei Beni culturali, con la partecipazione dei Ministeri degli Esteri, della Difesa e dell’Istruzione, oltre al Comando dei carabinieri per la Tutela del patrimonio Culturale. «Siamo il primo Paese che mette in pratica la risoluzione approvata dall’Unesco su iniziativa italiana che prevede la creazione di una task force nazionale per la tutela del patrimonio», ha detto il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, alla cerimonia della firma dell’accordo con il direttore generale dell’Unesco, Irina Bokova.

Il memorandum si inserisce nella cornice della campagna #United4Heritage lanciata dall’Unesco per proteggere i siti culturali. Su richiesta dell’agenzia Onu, la task force italiana potrà operare per la valutazione dei danni, le operazioni di restauro, la messa in sicurezza dei siti danneggiati. I carabinieri del Comando per Tutela del patrimonio culturale potranno intervenire sin da subito per contrastare i traffici di opere d’arte. Oltre al memorandum è stato firmato anche un protocollo d’intesa per l’istituzione a Torino, sotto gli auspici dell’Unesco, di un centro di formazione per l’economia della cultura, l’International Training and Research center on the Economics of culture and World heritage.

 

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