Donne italiane, ecco la Top 10 degli imprevisti-opportunità.

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TOP 10 DEGLI IMPREVISTI DELLE ITALIANE:

  1. La mancanza di un ingrediente in cucina (44%)
  2. La coda agli uffici pubblici o nel traffico (35%)
  3. Un ritardo dei mezzi pubblici (29%)
  4. Un guasto alla bicicletta o all’automobile (21%)
  5. La sveglia che non suona (16%)
  6. Un lavaggio in lavatrice finito male (14%)
  7. Una macchia sul vestito in pausa pranzo (12%)
  8. Il tacco che si rompe nel momento più inopportuno (11%)
  9. Il taglio o la tinta sbagliata dal parrucchiere (9%)
  10. Dimenticare il cellulare o il tablet a casa (7%)

Oltre 7 italiane su 10 (71%) hanno affermato che da un imprevisto o da contrattempo sono nate opportunità o stimoli che hanno cambiato la loro quotidianità nei più svariati ambiti della vita. È quanto emerge da uno studio condotto da Buitoni in occasione del lancio del nuovo spot dedicato alla Pasta Sfoglia Delicata, effettuato con metodologia WOA (Web Opinion Analysis) su circa 1400 italiane di età compresa tra i 18 e i 65 anni, attraverso un monitoraggio online sui principali social network, blog, forum e community dedicate, per scoprire quale sia il rapporto delle donne italiane con gli imprevisti che caratterizzano la loro quotidianità.

In quali occasioni le italiane hanno colto un’opportunità da un imprevisto?

Molto spesso le situazioni inattese da cui scaturiscono novità interessanti accadono durante le faccende di ogni giorno. Più di 4 donne su 10 (44%) hanno ammesso di aver avuto degli imprevisti in cucina, mentre il 35% ha conosciuto un amico o addirittura l’uomo della propria vita in attesa durante una coda. Per 3 italiane su 10 è stato un ritardo dei mezzi pubblici o un treno perso ad aprire nuove opportunità (29%), mentre per il 21% è stato un guasto alla macchina o alla bicicletta ad aver portato nuove intriganti conoscenze. I benefici nati da queste occasioni inattese hanno toccato tutti gli ambiti della vita quotidiana, come le relazioni sentimentali (39%), le amicizie (23%) e le opportunità di lavoro (20%).

Per dimostrare la vincente capacità delle donne nell’affrontare e nel trarre vantaggio dalle situazioni inaspettate sotto pressione è stato condotto uno studio dall’Università di Glasgow e dall’Università dell’Hertfordshire, pubblicato sull’autorevole rivista scientifica Bmc Psychology; l’esperimento ha rivelato che le donne sono particolarmente rapide e pronte nel passare rapidamente da un’attività a un’altra. In particolare secondo gli scienziati britannici le donne sono più brillanti soprattutto quando si trovano sotto pressione, per esempio quando devono cercare qualcosa o svolgere diverse mansioni nello stesso tempo.

Quali le categorie di donne più “colpite” dagli imprevisti?

A trovarsi coinvolte in contrattempi inattesi sono principalmente le donne lavoratrici (32%) che si devono districare tra la famiglia, la propria giornata lavorativa e le altre attività quotidiane; al secondo posto le casalinghe (25%), che tra le mille faccende domestiche e gli impegni familiari devono trovare una soluzione creativa per ogni evenienza, seguite da studentesse (21%), che viaggiano spesso sui mezzi pubblici e hanno orari molto variabili.

«Le donne hanno uno spirito di abnegazione e una flessibilità cognitiva che permette loro di affrontare imprevisti e difficoltà in uno stato mentale più funzionale al problem solving» spiega lo psichiatra Michele Cucchi, Direttore Sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano. «Inoltre sono più tolleranti ad accettare eventualità e rischi. Al contrario dell’uomo, competitivo e testosteronico, la donna trasforma gli imprevisti in opportunità grazie alla strada del supporto e della rete relazionale. Nella donna entra in gioco la resilienza, che permette di affrontare un problema anche quando subentrano stress e disagio: essa consente di assorbire l’energia dell’urto di un’eventualità inattesa, trasformandola in un’opportunità di cambiamento, crescita, evoluzione. Utile anche l’intelligenza emotiva che, come un sesto senso, ci guida a tramutare un imprevisto in un’opportunità integrando emozione e ragione con il meccanismo neurochimico del marcatore somatico: una sorta di guida, che ci spinge in una direzione piuttosto che un’altra».

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