Fine di un’estate italiana e il riscatto morale del Paese.

estate italiana

L’estate non è ancora finita. Perchè fa ancora caldo? Anche. Ma soprattutto perchè la calda estate italiana di questo 2016 continua a sconvolgere le emozioni della gente. La confonde, ancora più di sempre; come se ne avesse bisogno. No, non ne ha bisogno perchè sono troppi anni che gli italiani onesti, i giovani studenti e i lavoratori, le famiglie e gli anziani, attendono di intravedere la luce in fondo al tunnel per assistere alla rinascita sociale, politica ed economica di questo Paese. A noi de L’altraitalia piace mettere in risalto le buone notizie, si sa; proveremo a farlo, nonostante questa missione diventi sempre più difficile. Non ci arrendiamo perchè tifiamo per questa rispettabilissima terra, Repubblica parlamentare di oltre 60 milioni di abitanti e con una storia tra le più ricche e antiche del mondo.

La calda estate è partita con lo scontro frontale, il 12 luglio, fra due treni di linea delle Ferrovie Nord Barese causando 23 morti e 50 feriti; la settimana dopo, l’attentato a Nizza e 6 vittime italiane. Il terremoto in agosto in centro Italia che ha causato quasi 300 morti, oltre 4.000 sfollati e la corsa a individuare le responsabilità sugli adeguamenti sismici delle case dei comuni più colpiti di Accumoli, Amatrice e Arquata del Tronto. E poi lo scandalo senza precedenti nel Movimento 5 Stelle che ha travolto il nuovo sindaco di Roma capitale, Virginia Raggi, e la sua Giunta. Senza dimenticare i continui sbarchi in Italia di immigrati, i numerosi morti affogati (l’Alto Commissariato Onu – Unhcr – dichiara che dall’inizio dell’anno 2016 i morti sono 2.510, nello stesso periodo del 2015 erano 1.855. La navigazione dal Nord Africa verso le coste italiane ha fatto perdere la vita a 2.119 persone. In Europa via mare sono arrivati in 203.981 di cui 46.714 migranti dall’Africa sub-sahariana giunti in Italia). Per non parlare dei 28 bambini immigrati non accompagnati che ogni giorno “scompaiono” a causa di un sistema inefficace e inadeguato, secondo il nuovo rapporto “Grandi speranze alla deriva” di Oxfam, movimento globale di persone che lavorano insieme per porre fine all’ingiustizia della povertà. Nei primi sei mesi di quest’anno, 5.222 minori non accompagnati sono stati dichiarati “scomparsi”, essendo scappati dai centri d’accoglienza per continuare il loro viaggio e raggiungere altri Paesi europei dove hanno conoscenti e parenti. Ragazzi che diventano così invisibili, uscendo dai radar della legge, e diventando ancor più vulnerabili a violenze e sfruttamento. E allora, proviamo a costruire le basi di un sistema efficace e adeguato che aiuti gli immigrati a integrarsi, senza mai smettere di vigilare ovviamente, limitando così la nascita di integralismi islamici e possibili attentati terroristici nel nostro Paese.

Dall’incidente ferroviario in Puglia parte invece la preghiera che si possa fare, certamente, chiarezza sulle cause del disastro, che si sia vicini ai parenti delle vittime e che si pretenda trasparenza nel risarcimento alle famiglie, ma soprattutto che si possa in breve tempo progettare, stanziare e realizzare una soluzione alternativa al binario unico. La denuncia in Italia è di oltre 12.000 chilometri a binario unico, la gran parte (più di 9.000) gestiti dallo Stato attraverso Rete ferroviaria italiana (Rfi) e per il resto affidate alle Regioni. E poi il terremoto, evento che mette a dura prova l’Italia dopo il ripugnante scandolo sulla ricostruzione de L’Aquila dopo il terremoto del 2009, dove si ricordano le risate degli imprenditori e le presunte tangenti. Il Consiglio dei Ministri ha nominato, per la ricostruzione nei territori colpiti dal terremoto dei paesi del centro Italia, Vasco Errani come Commissario straordinario del Governo. Da lui si esige trasparenza e vigilanza, non si può sbagliare questa volta.

Infine il caso del neo sindaco di Roma, Virginia Raggi, che vede indagata per lo scandalo rifiuti e la malagestione dello smaltimento a Roma il neo assessore all’ambiente Paola Muraro, e indagato per abuso d’ufficio, ma subito sospeso, l’assessore al bilancio Raffaele De Dominicis. Si deve fare chiarezza, non si possono avere indagati all’interno di una Giunta. Non è ammissibile. Ancora di più; bisognava informarsi molto tempo prima sul conto delle persone nominate in Giunta. Inesperienza e, probabilmente, malleabilità del neo sindaco da parte di chi ha in pugno le decisioni al Campidoglio da troppi anni. E poi la decisione della Giunta Raggi dell’impossibilità che Roma organizzi le Olimpiadi 2024 che, invece, la sua realizzazione potrebbe rivelarsi una grande opportunità di riscatto per la capitale e per l’Italia. Persino la lettera a firma di 68 dei 69 medagliati olimpici sembra non convincere la Giunta Raggi e il Direttorio 5 Stelle. «Se giochiamo insieme, nessuna partita potrà mai essere persa. Uniti si vince, lo ha dimostrato Lei diventando Sindaco, lo abbiamo dimostrato noi vincendo a Rio. Siamo certi che Lei condivida questi sentimenti. Non chiuda la porta di fronte a un’occasione irripetibile. Roma è la nostra Capitale e tutti noi siamo al suo fianco nelle battaglie che Lei sta conducendo per riportarla agli antichi splendori. Saremo felici di poter gareggiare ora, insieme, per conquistare un sogno, una speranza: Roma 2024. Un abbraccio sportivo».

Chiarezza, trasparenza, sportività. Tre parole chiave sempre presenti nelle possibili soluzioni a queste faccende tristi e complesse che hanno urgente bisogno di riscatto morale, sociale e politico.

Stefania Mafalda

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