Fashion Research Italy studia la moda italiana.

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Nasce a Bologna la Fondazione no-profit Fashion Research Italy FRI, polo didattico, archivistico e di ricerca del settore moda. La Fondazione, esperienza unica nel panorama nazionale, ha l’obiettivo di valorizzare uno dei settori chiave del sistema economico-produttivo nazionale indissolubilmente legato al Made in Italy e di contribuire, attraverso la formazione degli addetti del comparto, alla competitività della filiera moda. 7.000 metri quadrati ospitano le aule didattiche, gli archivi di libri e textile design, gli spazi espositivi e i laboratori di Fashion Research Italy, negli ambienti rinnovati della storica sede de La Perla, di cui è stato patron Alberto Masotti, fondatore e presidente di FRI.

La moda deve trasformarsi in moda 4.0…

«Fashion Research Italy – ha dichiarato in apertura il Presidente Alberto Masotti – vuole dare un contributo tangibile alle piccole e medie imprese del settore moda. Dobbiamo essere molto previdenti se non vogliamo che queste realtà, che hanno rappresentato tanto per il made in Italy, perdano la loro competitività e venga meno così un patrimonio preziosissimo. Auspico una sempre più costruttiva vicinanza di associazioni imprenditoriali e delle istituzioni che devono credere e investire significativamente nel mondo delle manifatture di moda per salvaguardare imprese e occupazione».

FRI è un polo didattico…

La mission di Fashion Research Italy è quella di supportare il comparto nell’era digitale attraverso la formazione di professionisti e imprenditori di oggi e di domani. La formazione rappresenta infatti uno degli asset fondamentali per garantire la competitività delle piccole e medie imprese del settore. FRI organizza e ospita il Master di primo livello in collaborazione con l’Università di Bologna in “Design and Technology for Fashion Communication”, che ha come obiettivo la formazione di professionisti capaci di progettare prodotti di comunicazione e servizi nei settori moda, lusso e lifestyle, aiutando le imprese del fashion system ad affrontare le sfide del mercato contemporaneo. FRI propone inoltre il corso di alta formazione in “Architettura per la Moda”, il primo in Italia nell’ambito dell’architettura legata al fashion con l’obiettivo di formare progettisti in grado di confrontarsi con la natura del prodotto moda, interpretando l’identità di un marchio per tramutarla in spazio architettonico, e il corso in “Archivi della Moda, heritage management”, che codifica e raccoglie le esperienze della disciplina catalografica e archivistica di prodotto in ambito fashion, lusso e lifestyle.

FRI è un polo archivistico…

La conservazione e la valorizzazione della memoria sono il fondamento dell’evoluzione tecnologica. FRI custodisce a tal fine archivi fisici e digitalizzati di settore come la raccolta di disegni e tessuti Renzo Brandone, tra le più consistenti in ambito nazionale, composta da 30.000 disegni di textile design su carta e tessuto e 5.000 volumi di settore, raccolti in oltre 30 anni di attività di ricerca e sviluppo di trend e pattern di stampa. Una rigorosa campagna di inventariazione e catalogazione digitale permette di assicurare una navigazione innovativa e funzionale attraverso 51 macro aree e oltre 600 sottocategorie collegate. L’archivio di Fashion Research Italy comprende inoltre il database Fashion Photograhy Archive: un progetto creato per raccontare, attraverso le campagne di advertising e altri materiali di comunicazione, la storia di alcuni importanti aziende del settore.

FRI è un polo di innovazione e ricerca…

Per accompagnare e stimolare il cammino delle piccole e medie imprese verso l’evoluzione digitale, Fashion Research Italy ospita il Punto Innovazione P.IN, un “catalizzatore” in grado di facilitare l’incontro fra domanda e offerta di strumenti, soluzioni e professionalità di eccellenza per traghettare le realtà del territorio e non solo nell’Industria 4.0, e di fornire un concreto contributo d’innovazione al loro business. «La manifattura e il sapere artigianale – spiega Masotti – devono cogliere nuove opportunità di crescita attraverso l’innovazione, la ricerca, la formazione, la memoria e l’internazionalizzazione: la moda deve trasformarsi in moda 4.0».

Le due icone-simbolo di FRI…

Ideata per permettere la creazione di sfilate di moda virtuali, la Passerella multimediale potrebbe modificare la fruizione delle collezioni moda. L’allestimento multimediale, curato da Videoworks, si articola in 8 monitor 85” (200cm x 118cm) posizionati in modalità portrait – in modo da essere visibili come un unico lungo schermo da oltre 16 mln di pixel – e da un potente sistema di diffusione sonora digitale ad alta definizione. È la prima installazione al mondo di questo tipo per dimensioni, formato e utilizzo degli schermi. «Fashion week e fiere di settore potrebbero dotarsi della Passerella multimediale per contenere i costi e l’impatto ambientale – dice Masotti – e i brand emergenti potrebbero farsi conoscere con sfilate virtuali nelle città e negli eventi di riferimento, da Mosca a New York, da Milano a Shanghai, o approcciare mercati nuovi o più difficilmente raggiungibili».

Alta oltre 10 metri e sospesa nell’aria, Icona di Donna è la protagonista dell’intero edificio ed è visibile da tutti i tre piani in cui si articola la sede di Fashion Research Italy. L’opera di Senso Immersive Experiencetra le più grandi sculture a LED tridimensionali con figura umana presenti in Italia, è una suggestiva installazione permanente dalle forme sinuose di donna composta da più di 21mila LED inseriti all’interno di 5.280 sfere bianche opaline che, accendendosi a ritmo di un concerto digitale, la vestono come un tessuto di luce. Questa “scultura di luce” rappresenta la donna ed è in particolare un omaggio a Olga Cantelli, creativa e fascinosa stilista di La Perla a cui l’intera Fondazione è dedicata.

Isabella Feltrin

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