Fico Bologna: carta vincente la biodiversità di impresa.

fico eataly world

Fico Eataly World a Bologna, Disneyland del cibo come ribattezzata dai giornali? No, noi di L’altraitalia dopo averlo visitato preferiamo chiamarlo centro di documentazione del cibo e della biodiversità italiana dove si può “imparare” grazie alle 6 giostre a tema ossia percorsi didattici e itinerari esperienziali pensati per rispondere agli interessi di turisti, gruppi, famiglie, bambini. Dove puoi “gustare” con ben 40 punti di ristoro per degustare le principali ricette della cucina italiana tra tradizione e innovazione (cucina top quella del ristorante Fattoria delle Torri con lo chef siciliano di Modica, Beppe Barone). Dove potersi “divertire” grazie a uno spazio in cui è possibile mantenersi in forma divertendosi. Campi da beach volley, paddle tennis, mini-golf e area benessere tutto l’anno. “Fare la spesa” (anche in bici a tre ruote di Fico) grazie ai 9.000 mq di mercato, comprare i prodotti realizzati in laboratorio, degustare e ascoltare il racconto del produttore.

A Fico c’è anche la più grande fattoria agroalimentare italiana con 2 ettari di terra dedicati ai campi e alle stalle, destinati a colture dimostrative e allevamenti didattici, in cui sono rappresentate le principali cultivar dell’agricoltura italiana (2.000) e le principali razze animali (200). Curioso il “gratta schiena” impiantato nella stalla per le razze di mucca piemontese con le corna piccole. Si, perché quelle che le hanno lunghe si sfregano le corna tra loro per la schiena! Insomma, una vera e propria “arca” che racchiude tutta la ricchezza del nostro Paese e dove gli animali sono messi a proprio agio.

 

Non è bello ciò che è piccolo o grande, ma è bello ciò che è bello…

Certamente il parco agroalimentare più grande al mondo, ben 100.000 mq in totale. Fico Eataly World, inaugurato a novembre, oggi ha superato il milione di visitatori di cui l’8% proviene dall’estero, il 52% da fuori città e il 56% da Bologna. Con l’arrivo dell’estate si attendono più turisti stranieri con la prospettiva di superare i 4 milioni di visitatori nel 2018.

La carta vincente è la biodiversità di impresa: 147 aziende dentro Fico rappresentano la biodiversità italiana. Piccolissime, piccole, medie e grandi imprese che le accomuna la qualità. Numeri: 5 consorzi (il 3%), 68 piccole imprese (46%), 31 medie imprese (21%), 24 medio-grandi imprese (17%), 19 grandi imprese (13%). Un equilibrio che il patron di Eataly, Oscar Farinetti, piace sintetizzare così: “Non è bello ciò che è piccolo o grande, ma è bello ciò che è bello”.

 

 

 

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