L’iniziativa lanciata da Majorian nel 2023 ha coinvolto oltre 4.300 dipendenti in Italia e Francia. Più coesione, trasparenza e benessere: ecco cosa chiedono i lavoratori di hotel e ristoranti.
Migliorare la qualità della vita lavorativa nelle strutture ricettive non è solo una questione di etica, ma anche un investimento strategico per attrarre e trattenere personale qualificato. Con questo obiettivo è nato Peace&Work, il primo riconoscimento dedicato al benessere dei lavoratori nel settore alberghiero e della ristorazione, promosso da Majorian, piattaforma di servizi per imprenditori indipendenti attiva in Francia e in Italia.
A due anni dal lancio, i numeri parlano chiaro: 252 audit effettuati su 4.300 dipendenti, con un tasso medio di partecipazione del 76,9%, hanno restituito una fotografia precisa del clima interno in hotel e ristoranti. Il progetto ha dato vita anche al primo rapporto annuale, che evidenzia i principali punti di forza e le aree critiche nel mondo dell’ospitalità.
Soddisfazione e senso di appartenenza, ma restano nodi su comunicazione e retribuzione

Dai dati raccolti, emerge un quadro incoraggiante: l’85% dei dipendenti si dichiara fiero di lavorare nella propria struttura, e il 94% riconosce il proprio impatto sulla soddisfazione del cliente. Tuttavia, non mancano le criticità: il 21%lamenta una mancanza di equità salariale, mentre il 24% segnala problemi di comunicazione interna. Altre problematiche riguardano la coesione del team, con il 38% che dice di non avere abbastanza occasioni per confrontarsi con i colleghi, e il 20% che sottolinea carenze negli spazi e strumenti destinati al personale.
Il riconoscimento che valorizza le buone pratiche
Il sistema di valutazione di Peace&Work si basa su cinque criteri: cultura aziendale, coesione del team, senso di appartenenza, condizioni di lavoro ed equità. Al termine dell’audit, ogni struttura riceve un report personalizzato con aree di miglioramento e un piano d’azione, oltre a un attestato (Bronze, Silver o Gold), valido per due anni. Uno strumento che consente alle aziende di migliorare la propria attrattività e costruire un ambiente di lavoro più soddisfacente.
«Peace&Work è un vantaggio competitivo concreto per le aziende che vogliono mettere le persone al centro» spiega Sandrine Chourrout, direttrice delle risorse umane di Majorian. «Aiuta i datori di lavoro a capire dove intervenire e mostra ai candidati dove si lavora meglio».
Le testimonianze dal campo: Italia e Francia a confronto
Anche in Italia, diverse realtà stanno già adottando il programma con risultati tangibili. Chiara Cascone, Sales & Marketing Manager del Grand Hotel Angiolieri in costiera sorrentina, racconta: «Peace&Work ha rafforzato la coesione del team. I giovani si sono sentiti ascoltati, lo staff più esperto ha apprezzato la facilità del questionario. I risultati hanno favorito un confronto continuo anche in alta stagione».
Dalla Francia, arriva l’esperienza positiva dell’hotel La Baronnie a Saint-Martin-de-Ré: «Nel 2024 abbiamo trattenuto 5 dei 12 stagionali e completato con largo anticipo il reclutamento per il 2025» afferma il direttore Hervé Bouyssel. A Les Jardins de Coppélia, la direttrice Alexandra Lorin Guinard sottolinea come l’audit abbia aiutato a introdurre nuove iniziative come la formazione, gruppi di lavoro e tutoraggio.
Differenze tra hotel e ristoranti
Sebbene le problematiche siano in parte comuni, l’indagine evidenzia alcune differenze significative:
I ristoranti ottengono punteggi più alti in termini di soddisfazione dei dipendenti rispetto agli hotel;
Le strutture più piccole (meno di 15 dipendenti) tendono a presentare una migliore percezione del clima interno.
Retribuzione e trasparenza: una sfida ancora aperta
La questione salariale resta centrale: nonostante gli sforzi delle aziende, un lavoratore su cinque percepisce disuguaglianze retributive. La direttiva europea sulla trasparenza salariale, che entrerà in vigore nel 2026 per le aziende con oltre 100 dipendenti, potrebbe rappresentare una leva anche per realtà più piccole, favorendo fiducia e coesione interna.
Un nuovo modo di raccontare l’ospitalità
«Peace&Work ci ha insegnato che molte strutture già fanno molto per la qualità del lavoro, ma spesso non lo comunicano» conclude Sandrine Chourrout. «Questo progetto dimostra che è possibile cambiare l’immagine del settore attraverso strumenti concreti e partecipazione attiva».
Per maggiori informazioni: www.majorian.fr
A cura della Redazione