Enoforum, i buoni vini della conoscenza

Enoforum,i vini della conoscenza

Siamo abituati a pensare al vino come frutto della natura e della tradizione, ma c’è un aspetto che spesso resta dietro le quinte: la conoscenza scientifica. Ed è proprio questa la chiave per capire perché oggi il vino è più sicuro, più buono e anche più sostenibile.


Enoforum 2025
Enoforum 2025

All’Enoforum, il più grande congresso europeo dedicato al vino, si è parlato proprio di questo nel seminario “I vini della conoscenza”. Ricercatori, produttori e comunicatori hanno messo in luce quanto lavoro c’è dietro ogni bottiglia: studi, analisi, sperimentazioni: tutto per trovare soluzioni che rispettino l’ambiente, proteggano la salute e rispondano alle sfide del clima che cambia.

Solaris, vitigno resistente
Solaris, vitigno resistente

Un esempio concreto? I vitigni resistenti come il Solaris, varietà di uva da vino bianco, sviluppata principalmente per la produzione di vini bianchi, si inserisce nella famiglia di vitigni conosciuti come PiWi (Pilzwiederstandfähig, resistenti alle crittogame, resistenti ai climi freddi) che crescono bene senza bisogno di troppi trattamenti chimici, e aiutano a mantenere l’equilibrio del vino anche quando le temperature si alzano troppo. Oppure l’uso di lieviti che non alzano troppo l’alcol, per vini più equilibrati.

vini della conoscenza
vini della conoscenza

La vera buona notizia è che il mondo del vino non sta tornando indietro, ma sta andando avanti con intelligenza: recupera la tradizione, sì, ma la arricchisce con la scienza e la tecnica. E questo non rende il vino “meno naturale” — anzi, lo rende più consapevole, più coerente con i tempi e con quello che chiede chi lo beve.

Ora la sfida è far capire tutto questo anche al consumatore, con parole semplici e vere. Perché sapere cosa c’è dietro un vino può renderlo ancora più interessante, e forse anche più buono.

 

A cura della Redazione

 

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