L’automobile non è più un mezzo per giovani

Automobile era considerato uno status symbol

Una volta, avere la patente, guidare un automobile, magari di seconda mano,  significava indipendenza, possibilità, identità: era quello che chiamavano uno “status symbol”. Oggi, però, per chi ha meno di 25 anni, l’automobile non è più un simbolo, ma una “roba da ricchi” e, qualora non fosse così, non possederne una è diventata una scelta di rispetto per l’ambiente, in ottica sostenibile. Un trasformazione profonda, dunque, anche nelle modalità di vivere i viaggi e i trasporti quotidiani.

 

Ricarica auto elettriche
Ricarica auto eletttriche

Una ridefinizione del concetto di mobilità da una parte, che in Italia fatica ancora a radicarsi nella mentalità urbana, nello specifico; dall’altra, una crescente parte della generazione Z è consapevole dell’impatto delle emissioni.

Nel 2024, solo il 17% degli under 25 in Italia possiede un’auto: solo dieci anni fa erano quasi il doppio. Il costo medio per mantenere un’auto tra carburante, assicurazione, bollo, manutenzione e parcheggio può superare facilmente i 3.000 euro l’anno : una cifra spropositata per chi studia, lavora a tempo determinato o sta cercando di costruirsi un futuro in un mercato immobiliare e occupazionale sempre più ostico.

Ma il punto non è solo economico. È culturale. I giovani preferiscono la bicicletta, il car sharing, i mezzi pubblici, gli scooter elettrici. A Milano, Bologna o Torino è sempre più comune vedere ragazzi che si spostano con monopattini elettrici in sharing, o che prenotano una corsa Uber dividendo la spesa con amici. La proprietà non è più un valore assoluto. L’accesso, invece, sì: se posso usarla quando mi serve, perché dovrei comprarla?

L'automobile secondo la Gen Z
L’automobile secondo la Gen Z
Questa tendenza preoccupa – e non poco – le case automobilistiche. Alcune stanno già provando a rispondere, con offerte più flessibili, abbonamenti mensili, modelli elettrici “giovani” e campagne pubblicitarie più vicine al linguaggio social. Ma la verità è che l’auto, per i giovani, non è più un sogno:  forse è proprio questo, oggi, il segno di maturità di una nuova generazione. Se davvero si vuole un futuro più sostenibile, il modello di mobilità deve cambiare. Meno auto, più efficienza. Meno status symbol, più funzionalità.
A cura di Chiara Vannini

Lascia un commento

*