Un approccio più emotivo e umano, incentrato sul cambiamento culturale e sociale e alle tecnologie più innovative, fino al ruolo crescente che i pet svolgono nel benessere umano e nella trasformazione urbana in chiave pet friendly: si tratta anche di un’occasione preziosa per il business networking e il dialogo tra aziende, istituzioni
È un tempo in cui il mondo dei pet entra sempre più nelle nostre vite, riflettendosi nelle nostre abitudini, nei nostri affetti e persino nei nostri spazi di lavoro. In questo contesto vibrante torna, il 16 settembre 2025, la seconda edizione dell’Italian Pet Summit – l’appuntamento organizzato da Il Sole 24 Ore che intreccia pet economy, innovazione, benessere e trasformazione urbana, all’insegna di un rapporto più profondo e consapevole tra esseri umani e animali da compagnia .
A Milano, presso il Magna Pars, si affronteranno temi che toccano il cuore dell’esperienza pet: i trend economici nel Pet Food e Pet Care, il legame intergenerazionale con i pet, le città sempre più pet friendly e l’impatto benefico del rapporto con gli animali sulla salute mentale e fisica delle persone.

Nel panorama istituzionale, un nome spicca per la capacità di coniugare innovazione e attenzione al benessere: Michela Favaro, vicesindaca di Torino con deleghe su Lavoro, Personale, Attività produttive, Patrimonio e molto altro.
Favaro ha da tempo avviato una rivoluzione gentile, introducendo la sperimentazione della presenza dei cani negli uffici pubblici torinesi. Grazie alla sua iniziativa, si sta predisponendo una delibera per permettere l’accesso dei pet negli uffici non aperti al pubblico, purché vi sia il consenso di tutti i colleghi e siano garantite condizioni igienico-sanitarie adeguate
La vicesindaca si è mostrata convinta dei benefici: maggiore serenità, umore migliore, migliore concentrazione e perfino aumento della produttività – benefici che le ricerche mettono in luce da tempo. Il percorso prevede una regolamentazione attenta, una fase di sperimentazione valutativa e una governance partecipata, perché l’innovazione non può prescindere dall’equilibrio tra persone e animali.
Tra Summit e Torino: due visioni complementari
L’Italian Pet Summit, con la sua idea ampia di pet economy, benessere, tecnologie e futuro pet friendly, dibatte le grandi traiettorie del mondo pet a livello nazionale e internazionale.
Torino, grazie a Favaro, è un laboratorio concreto di questa trasformazione: dai corridoi degli uffici comunali alla cultura del lavoro, il “petscape” si trasforma in azione quotidiana, regolamentata, empatica.

L’Italian Pet Summit è l’orizzonte di una visione nazionale sull’integrazione cultural-economica dei pet nella nostra vita. Il progetto di Michela Favaro, invece, è il laboratorio concreto che oggi, a Torino, mette in pratica, passo dopo passo, quella stessa visione.
Contributo di Chiara Vannini