Il Leone di Vetro premia il cinema che parla di territorio tra eleganza, cultura e spettacolo
Nel cuore pulsante della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, si è tenuta la presentazione della 12ª edizione del Premio Cinema Veneto Leone di Vetro, un riconoscimento che ogni anno premia chi ha saputo valorizzare il Veneto attraverso il linguaggio del cinema.
Una manifestazione che, negli anni, è cresciuta fino a diventare una vera e propria alleanza tra cultura, territorio e visione imprenditoriale, nata dalla volontà dell’imprenditore Mauro Furlan, in collaborazione con la Regione del Veneto, la Fondazione Veneto Film Commission, l’ENIT e la Città Metropolitana di Venezia.
Il cinema come racconto identitario
Questo premio non celebra solo la qualità artistica di una produzione, ma anche il suo radicamento: la capacità di legarsi a una terra, ai suoi paesaggi, alle sue storie. Non è un caso che tra i finalisti di quest’anno figurino titoli come L’invenzione di noi due di Corrado Ceron, Cortina Express, Storia di una notte con Anna Foglietta, la serie Stucky con Giuseppe Battiston, e Questione di stoffa, ambientato proprio in territori veneti. Premio format televisivo e multimediale a Donnavventura e all’ideatore dello storico programma RAI, Maurizio Rossi.
Il Veneto si conferma così set ideale, ma anche laboratorio narrativo, dove piccole comunità, paesi meno noti e paesaggi poco battuti diventano protagonisti. Un cinema che non solo mostra, ma costruisce immaginari condivisi, capace di far parlare di sé anche a livello internazionale.
Avanspettacolo Venezia, il primo cabaret dinner show con il “Grand Grand Show Magic”
Il cuore della cerimonia, come da tradizione, è stata ‘Avanspettacolo Venezia’, un luogo che è molto più di una location: è un’esperienza immersiva tra arte, cucina e spettacolo, punto di riferimento per chi cerca un format innovativo e autenticamente italiano.
Fondato nel 2014 da Mauro Furlan, Avanspettacolo è stato il primo cabaret dinner show di Venezia. Qui l’intrattenimento non è un’aggiunta, ma parte integrante dell’identità del luogo. Ogni sabato (e nei periodi festivi anche il venerdì), il teatro si trasforma in una sala viva, vibrante, in cui cena e spettacolo si intrecciano in un’atmosfera da varietà internazionale.
Il Grand Show Magic, ideato sotto la direzione artistica del celebre coreografo Franco Miseria, è un tripudio di musica, danza, luci, costumi e acrobazie. Sul palco si alternano ballerini, cantanti, performer e artisti visivi in uno spettacolo coinvolgente, pensato per stupire e intrattenere, ma sempre con una raffinatezza tutta italiana.
Dopo la cena, l’esperienza prosegue con un momento più intimo e musicale, tra dessert, drink e performance leggere, che rendono la serata memorabile fino alla fine.
Un palcoscenico per l’eccellenza
Avanspettacolo è anche una location versatile per eventi aziendali, privati e istituzionali: due grandi sale, una principale e una secondaria, attrezzature audio-video di alto livello, regia tecnica professionale, servizi personalizzabili, un ampio parcheggio e un’accoglienza curata in ogni dettaglio.
Non è solo teatro: è anche centro congressi, ristorante gourmet, luogo di networking e intrattenimento. Ed è proprio in questo contesto che il Premio Cinema Veneto Leone di Vetro assume una forza simbolica: un premio che celebra il talento, ospitato in un luogo che è esso stesso espressione di talento imprenditoriale e culturale.
Una giuria d’eccellenza, due premi speciali
Presidente della giuria, Fabio Testi, attore icona del cinema italiano, affiancato dal giornalista cinematografico Daniele Marcassa e da Giuliano Vantaggi, direttore della promozione turistica, del marketing territoriale e dei progetti strategici per i siti UNESCO della Regione del Veneto.
“Il cinema deve anche denunciare, raccontare ciò che spesso resta nascosto. Soprattutto oggi, in un mondo che ha bisogno di pace e consapevolezza. È per questo che ho accettato di presiedere questo premio”, ha dichiarato Testi.
Proprio a lui sarà assegnato uno dei due premi alla carriera. L’altro andrà al Maestro Pino Donaggio, tra i più grandi compositori al mondo di musiche da film.
Premiata anche la Fondazione Veneto Film Commission, presente il presidente Luigi Bacialli e a ritirare il premio il direttore Jacopo Chessa.

Un evento che diventa racconto
La nostra Direttrice, ospite dell’evento, ha così sottolineato: “L’Altra Italia è anche questa: un territorio che si racconta attraverso il talento, un’impresa culturale che diventa attrattore, una regione che fa sistema. Ho scelto di essere qui per raccontare la bellezza, l’ingegno di un’altra Italia e la sua cultura diffusa” .
A cura di Chiara Vannini