Fra gusto e storia: la Giornata Nazionale dei Locali Storici d’Italia

giornata nazionale locali storici

⌈di Chiara Vannini⌉

Porte aperte su tutto il territorio per degustazioni, menù speciali, visite guidate

Il 4 ottobre 2025 (con possibili eventi anche nei giorni vicini), torna la Giornata Nazionale dei Locali Storici d’Italia, con l’obiettivo di far incontrare patrimonio, memoria e gastronomia in ogni angolo della penisola. Caffè, ristoranti, hotel e salotti che hanno attraversato decenni (e spesso secoli) apriranno le proprie porte per raccontarsi: attraverso visite guidate, degustazioni, menù speciali e occasioni di incontro con le comunità locali.

Torino, Firenze, Milano, Napoli e oltre: un itinerario nel tempo e nei sapori

  • Torino, esterno Caffè San Carlo (com'era)
    Torino, esterno Caffè San Carlo (com’era)

    Torino: città dai caffè monumentali, veri salotti culturali. Luoghi come Mulassano, Baratti & Milano, il Caffè Torino e Platti sono ancora oggi custodi di storie legate all’unità d’Italia, ai circoli intellettuali e al fermento politico del secolo. Autentici scrigni di memoria, dove nacquero idee rivoluzionarie e si incontravano le menti del Risorgimento: sedersi ai loro tavolini è come sfogliare un album fotografico della città. Tra boiserie liberty, specchi dorati e profumo di gianduiotti, si ritrova lo spirito di un’Italia che sognava il futuro senza dimenticare le proprie radici.

    I locali storici raccontano non solo storie di gusto, ma anche di imprese e personaggi che hanno segnato la storia italiana. A Torino, il Caffè San Carlo, fondato nel 1822, è un’istituzione: qui l’ammiraglio Cigni e il Duca degli Abruzzi pianificarono la spedizione artica del 1899, e ancora oggi si può gustare “La Carla”, un croissant unico nel suo genere, tra cacao e crema al caramello. Sempre in città, il Grand Hotel Sitea festeggia cento anni di eleganza, luogo di soggiorno di Louis Armstrong e meta dove assaporare dolci piemontesi come il bunet e la panna cotta al forno. Non lontano, il Caffè Al Bicerin custodisce la tradizione del celebre “bicerin”, la golosa miscela di caffè, cioccolato e crema di latte che ha incantato personaggi come Nietzsche e Umberto Eco.

    La cucina piemontese si fa regina al Ristorante Porto di Savona, dove il vero gran bollito misto – con i suoi “nove tagli” e sette salse – viene celebrato come un patrimonio di sapori, così come le paste e i dolci artigianali di pasticcerie storiche come la Roletti 1896 e la Pasticceria Stratta, veri templi della dolcezza con gianduiotti, marron glacés e biscotti della duchessa.

    Da Chivasso a Mondovì, passando per Cherasco, si trovano piccoli gioielli liberty come la Pasticceria Bonfante e la Cioccolateria Barbero, custodi di ricette tramandate da generazioni e riconosciute ben oltre i confini regionali. In Piemonte, tra aromi di nocciole, cioccolato e dolcezze, ogni locale storico è un pezzo vivo di una tradizione che continua a emozionare e a unire storia, cultura e gusto.

  • Firenze: nel cuore dell’arte e della letteratura, locali come Gilli, il Rivoire in Piazza della Signoria o le storiche trattorie lungo l’Arno raccontano l’incontro tra estetica e convivialità, offrendo piatti toscani autentici, pane caldo, vini e conversazioni di ieri e oggi. Ogni locale racconta un capitolo della grande storia fiorentina: non mancano, infatti, le trattorie storiche amate da artisti e letterati, dove si ritrovano ancora oggi i sapori autentici della cucina toscana, tra lampredotto, ribollita e Chianti servito nei fiaschi impagliati.

    Per la prima volta alla Giornata Nazionale dei Locali Storici partecipa il Bar, Caffè, Ristorante Le Giubbe Rosse di Firenze, un luogo emblematico della cultura italiana. Nato nel 1897 come Birreria Fratelli Reininghaus, divenne presto il cuore del movimento futurista fiorentino, con protagonisti come Marinetti, Boccioni e Soffici che qui lanciarono idee destinate a rivoluzionare l’arte e la letteratura. Oggi, nel cuore di piazza della Repubblica, il locale unisce storia e gusto con una cucina che valorizza le materie prime italiane in chiave contemporanea.

    A Firenze, anche il Grand Hotel Minerva si apre ai visitatori con visite guidate e rinfreschi, offrendo una vista magica sulla cupola del Brunelleschi e un’atmosfera raffinata, dove passato e presente si incontrano tra storia, letteratura e gastronomia.

    A Pisa, il Ristorante Poldino e il Royal Victoria Hotel raccontano tradizioni enogastronomiche e culturali che affondano le radici in secoli di storia, mentre il Caffè dell’Ussero si distingue come uno dei luoghi più amati, con i suoi ricordi risorgimentali e l’atmosfera da café chantant.

    Non manca Montecatini Terme con il suo Caffè Storico Terme Tettuccio, gioiello della Belle Époque, e Montalcino con la Fiaschetteria Italiana 1888, tempio del Brunello e della cultura enologica toscana. Infine Montepulciano, dove il Caffè Poliziano accoglie turisti e appassionati in un ambiente eclettico-Liberty, custode di antiche ricette e grandi nomi della letteratura italiana.

  • Milano, Camparino - Sala Spiritello
    Milano, Camparino – Sala Spiritello

    Milano: città moderna e cosmopolita, ma con radici ben salde nella tradizione dei suoi caffè storici come Camparino in Galleria, dove le decorazioni Art Nouveau e le atmosfere d’antan si fondono con l’eleganza meneghina. Il fascino dei locali storici si intreccia con la modernità di una città in continua evoluzione. Dietro vetrine eleganti e insegne che sembrano sopravvissute al tempo, si celano autentici monumenti del gusto e della memoria.

    Non lontano, il Ristorante Da Berti porta avanti la tradizione meneghina con piatti iconici come il risotto alla milanese e la cotoletta, in un ambiente che conserva cimeli storici e il fascino di un’Italia passata.

    La memoria storica vive anche all’Osteria Il Governo 1801 di Lezzeno, dove Silvio Pellico trascorse la sua ultima notte di libertà; qui si gustano taglieri di salumi selezionati e piatti dedicati all’Unità d’Italia, come la pasta con pesto di pistacchio e straccetti di coppa.

    A Cremona, la dolcezza del Negozio Sperlari racconta due secoli di tradizione con torrone, mostarde e specialità amate da reali e artisti, mentre a Isola Dovarese il Caffè Ristorante La Crepa unisce sapori della Pianura Padana in un palazzo rinascimentale, tra pesci d’acqua dolce e selvaggina.

    Infine, a Pavia, la storica Pasticceria Vigoni sforna la celebre Torta Paradiso, un dolce soffice e delicato che da oltre un secolo conquista i palati con la sua leggenda di bontà.

    Questa edizione della Giornata Nazionale dei Locali Storici invita a riscoprire questi luoghi, tra visite guidate, degustazioni e racconti che uniscono la grande storia alla tradizione culinaria lombarda.

  • Napoli, locali storici d'Italia
    Napoli, locali storici d’Italia

    Napoli: non può mancare un riferimento al Sud, dove le trattorie storiche, i caffè nei vicoli antichi e i locali legati alla musica e al teatro contribuiranno a creare un’atmosfera unica, fatta di sapori mediterranei, folklore e memoria urbana. Qui, la storia dei locali è profondamente intrecciata con quella del popolo, del teatro e della musica; e più che altrove, l’identità dei luoghi si respira nei profumi che escono dalle cucine, nei pavimenti in marmo consumati dal passaggio di generazioni, nei camerieri in giacca bianca che sembrano custodi di racconti tramandati a voce. Locali storici come Gran Caffè Gambrinus, affacciato su Piazza del Plebiscito, rappresentano un vero tempio della cultura napoletana: frequentato da D’Annunzio, Matilde Serao, Benedetto Croce e Totò, il Gambrinus non è solo un caffè, ma un palcoscenico dove si è recitata per decenni la vita pubblica e artistica della città. Le sue sale liberty, i tavolini in marmo, gli specchi dorati e le porcellane finissime raccontano un’eleganza antica che convive ancora oggi con il calore della tradizione partenopea. Non lontano, resistono ristoranti storici e trattorie che hanno fatto della cucina napoletana un’arte senza tempo: linguine alle vongole, genovese, sartù di riso, babà e pastiere serviti in ambienti dove una foto sbiadita di Eduardo o Sophia Loren fa parte dell’arredo quanto una bottiglia di Falanghina. A Napoli, ogni locale storico è un piccolo teatro, dove il gusto si fa racconto e ogni piatto è un pezzo di memoria da condividere.

  • E poi Venezia, Roma, Palermo, Bologna, e tante altre città dove ogni locale storico è un punto di incontro tra passato e presente, tra l’arredo originale, le storie di personaggi illustri e il gusto regionale.

Come partecipare: info, prenotazioni, programma

Per consultare il programma ufficiale completo, scoprire i locali aderenti nella propria zona, leggere gli orari delle iniziative e prenotare visite o assaggi, il punto di riferimento è il sito dell’Associazione Locali Storici d’Italia: www.localistorici.it

Inoltre, in molti casi gli eventi specifici sono pubblicati su una sezione dedicata alla Giornata Nazionale dei Locali storici d’Italia , spesso con modulo di prenotazione o contatti diretti (email/telefono) per iscriversi agli eventi nei singoli locali.

 

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