la Masseria Spina e il ritorno dell’esperienza autentica

Nel cuore di Monopoli, tra gli ulivi secolari e la pietra bianca del Mediterraneo, la Masseria Spina racconta una storia che attraversa i secoli — dalle origini rupestri al barocco — e che oggi si rigenera in una forma inedita: quella dell’esperienza. Non un semplice agriturismo, ma un luogo che invita a “sentire” la storia, a toccarla, ad attraversarla.

Nata come dimora nobiliare e rinata tra gli anni ’70 e ’80 come azienda agricola aperta al pubblico, la Masseria Spina si è trasformata in un laboratorio di memoria viva, dove il turismo esperienziale diventa strumento di identità. Qui ogni pietra, ogni affresco e ogni ulivo raccontano una stratificazione di vite e paesaggi, e i visitatori sono chiamati a farne parte, non solo a osservarli.

Il parco rurale, con i suoi percorsi tra frantoi ipogei e grotte tufacee, custodisce un ecosistema fragile ma vitale: il walking tour diventa così un viaggio nella natura e nell’architettura insieme. “Il punto più emozionante? L’incontro tra l’antico e il vivente”, spiegano i curatori, ricordando come il dialogo tra uomo e ambiente resti il nucleo identitario del luogo.Durante il Festival Vignaioli in Masseria, la storia si intreccia con il gusto dei vini naturali con l’arte. Degustazioni, musica dal vivo e performance si alternano tra cortili e giardini, costruendo un racconto multisensoriale che unisce vino e territorio. Ogni cantina, ogni artista e ogni piatto diventano capitoli di una stessa narrazione: quella di una Puglia che non si mostra, ma si svela lentamente, come un vino lasciato respirare.

Accanto ai produttori locali, la rete si allarga: apicoltori, artigiani e cuochi del territorio partecipano al progetto, costruendo un microcosmo di saperi condivisi che guarda al futuro senza rinunciare alle radici. Un modello di sviluppo culturale ed economico che mette al centro l’esperienza, non il consumo.
Alla fine, ciò che resta non è solo il sapore del vino o la musica nella corte. È una suggestione sottile: l’idea che la bellezza, qui, non sia da contemplare ma da vivere. In tre parole, come le direttrici su cui si fonda Masseria Spina: storia, vino, spettacolo.

Lorenzo Palma

 

L’INTERVISTA

 

 

 

 

 

 

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