La bellezza italiana torna al centro dello sviluppo culturale, sociale ed economico del Paese. Si è aperto ieri, 19 novembre, al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino, la quarta edizione del Forum della Bellezza, organizzato dalla Fondazione Italia Patria della Bellezza, che negli ultimi cinque anni ha generato un valore complessivo di 3,6 milioni di euro, grazie anche a oltre 90 prestazioni pro bono e al suo modello di “adozione del bene culturale”.
L’appuntamento riunisce musei, borghi e realtà culturali da tutta Italia per condividere strategie, buone pratiche e progetti di comunicazione sviluppati insieme a 30 agenzie creative che offrono gratuitamente la loro professionalità. Tra i relatori dell’edizione 2025 anche la scienziata Amalia Ercoli Finzi.
Una nuova ricerca sulla bellezza come motore di sviluppo
Grande novità di quest’anno è stata la presentazione del progetto di ricerca dell’Alta Scuola Politecnica, programma congiunto del Politecnico di Milano e di Torino, dedicato alla valutazione dell’impatto sociale, culturale ed emotivo della bellezza nei territori.
Lo studio analizzerà come la bellezza possa favorire sostenibilità, benessere, coesione sociale e identità locale, coinvolgendo attivamente cittadini e comunità. I risultati sono attesi per settembre 2026.
Le istituzioni: «La bellezza è coesione, innovazione, futuro»

La vicesindaca della città di Torino, Michela Favaro, ha sottolineato come la bellezza sia un generatore di sviluppo e inclusione: “Torino continua a investire nel patrimonio culturale come risorsa per la rigenerazione urbana e nuove opportunità occupazionali”.
L’assessora alla Cultura Rosanna Purchia evidenzia invece il ruolo del Forum come momento nazionale di confronto: “La qualità delle istituzioni premiate conferma la forza del nostro ecosistema culturale, capace di fare rete e di guardare al futuro”.
Una giornata dedicata a cultura, scienza e innovazione
Il programma ha previsto panel su branding territoriale, legalità, memoria attiva e il ruolo dei musei come centri di ricerca contemporanei. Amalia ed Elvina Finzi affrontano il tema della “bellezza distorta”, invitando a superare pregiudizi di genere e valorizzare la bellezza come categoria culturale, scientifica e innovativa.
La giornata si chiuderà con case study, un momento musicale della Fondazione Accademia Internazionale di Imola e visite guidate al Museo del Risorgimento.
In arrivo il Bando 2026
Durante il Forum viene presentato anche il Bando 2026, rivolto alle realtà culturali che cercano supporto per aumentare visibilità e impatto. Dal 2021 la Fondazione ha già sostenuto decine di musei, festival, archivi, borghi e associazioni grazie al suo modello virtuoso che unisce cultura e comunicazione.
La gastronomia come espressione di bellezza italiana

L’incontro accoglie anche la testimonianza di Gnambox, progetto culinario fondato da Riccardo e Stefano, nato come blog e oggi punto di riferimento creativo con collaborazioni internazionali, con brand quali Miele e Veuve Clicquot: “L’Italia potrebbe vivere della sua ricchezza gastronomica: chi viaggia qui lo fa per cercare un’esperienza autentica, fatta di sapori, luoghi e persone”, raccontano i fondatori.
A cura di Chiara Vannini
