Ricercare lavoro, oggi, non significa soltanto inviare curriculum e aspettare risposte: per molti italiani è diventato un vero percorso emotivo, spesso fatto di attese, incertezze e pressioni che mette a rischio la propria salute mentale. Ma da questa difficoltà arriva anche un segnale positivo: sempre più persone riconoscono il peso psicologico della ricerca di lavoro e scelgono di prendersi cura di sé. La piattaforma di psicologi on line di Unobravo, può essere di aiuto.

Secondo un nuovo studio di Unobravo, piattaforma italiana – appunto- di psicologi online, su un campione di oltre 1.500 adulti, la ricerca di lavoro ha avuto un impatto negativo sulla salute mentale del 42% degli intervistati. E non solo: un italiano su tre (32%) ha preso in considerazione l’idea di rivolgersi a uno psicologo per affrontare stress, rifiuti e senso di inadeguatezza.
Perché cercare lavoro è così stressante?
I dati mostrano che la frustrazione non dipende solo dalle offerte che non arrivano, ma da dinamiche ormai molto diffuse nel mercato del lavoro:
Stipendi troppo bassi (29%)
Ghosting da parte dei recruiter (26%)
Poca trasparenza salariale (21%)
Difficoltà nel trovare ruoli adeguati (20%)
Annunci fraudolenti (15%)
Molti candidati finiscono così sotto pressione:
il 36% si sente spinto ad accettare la prima offerta disponibile, mentre il 46% si candida per posizioni per le quali è sovraqualificato.
Segnali chiari di un mercato che spesso genera incertezza — ma anche di persone che, sempre più, imparano ad ascoltare il proprio disagio.
Il punto di vista psicologico: trasformare la fatica in risorsa
La dottoressa Valeria Fiorenza Perris, psicoterapeuta e Direttrice Clinica di Unobravo, sottolinea come la ricerca di lavoro sia un periodo di vulnerabilità emotiva in cui è facile mettere in discussione sé stessi.
La buona notizia? Esistono strategie efficaci per proteggere il proprio benessere.
1. Creare routine sane
Strutturare orari e attività aiuta a non sentirsi inghiottiti da candidature infinite e attese senza risposta.
2. Riformulare i rifiuti
Ogni “no” può diventare una bussola. Non un fallimento, ma un modo per capire cosa non è allineato con noi — e quindi avvicinarci a ciò che lo è davvero.
3. Cercare connessione e supporto
Condividere emozioni e frustrazioni con amici, familiari o professionisti riduce la sensazione di isolamento e rafforza la resilienza emotiva.

La buona notizia: cresce la cultura della salute mentale
Il dato più incoraggiante dello studio è proprio questo: gli italiani stanno normalizzando l’idea di chiedere aiuto, riconoscendo che il benessere psicologico è parte integrante del percorso professionale.
Non solo competenze, quindi, ma anche cura emotiva, consapevolezza e strumenti per gestire lo stress.
In un periodo in cui quasi la metà degli adulti italiani prevede di cercare un nuovo lavoro nei prossimi mesi, questo cambio di mentalità rappresenta una vera risorsa sociale.
Studio completo
Tutti i dati e le analisi sono disponibili qui:
https://www.unobravo.com/post/salute-mentale-ricerca-di-lavoro
