La street art e il muralismo in mostra al Mudec di Milano

Nel suo decennale, il museo del Mudec a Milano diventa un atelier di artisti che lavorano per 14 giorni su un tema: il viaggio.

La più grande committenza di neomuralismo urbano contemporaneo è al MUDEC : 10 artisti urbani italiani e internazionali creano 10 murales inediti e site specific. Per la prima volta in uno spazio museale, a Milano.

 

L’ARTE DI STRADA INVADE IL MUSEO 

Mudec Invasion_Luca Barcellona_Ph.Carlotta Coppo_11
Mudec Invasion_Luca Barcellona_Ph.Carlotta Coppo_11

Fino al 29 Giugno 2025, la street art – l’arte letteralmente “di strada”- si trasferisce al “chiuso”, negli spazi museali del Mudec di Milano, in un viaggio che inizia dalla storia del Muralismo nel XX secolo e arriva fino alla street culture di oggi. 10 artisti e artiste muralisti, conosciuti a livello internazionale,    collaboreranno, per un periodo limitato di 14 giorni, alla creazione di dieci opere, ognuna caratterizzata da un linguaggio unico e distintivo.

Forse non tutti sanno che Milano è la prima città italiana a ospitare un ufficio di arte pubblica con sede in un museo civico: il MUDEC. È in continuità con i progetti di arte pubblica avviati negli ultimi tre anni che si inserisce questa nuova e originale mostra : nato da una collaborazione tra il Mudec – Ufficio Arte nello Spazio Pubblico del Comune di Milano e 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE e prodotto da 24 ORE Cultura con il supporto degli sponsor Turisanda1924 – parte di Alpitour World, Ford e del Partner Boero – Il colore italiano dal 1831, è curato da Alice Cosmai, esperta di arte urbana e responsabile Ufficio Arte nello Spazio Pubblico del Comune di Milano, con la collaborazione per la parte storica di Silvia Bignami.

 

Mudec Invasion_Zoer_Ph.Carlotta Coppo_12(1)
Mudec Invasion_Zoer_Ph.Carlotta Coppo_12(1)

L’esposizione si propone di offrire una risposta unica e personale a una domanda ricorrente nel panorama dell’arte contemporanea:

è possibile per il muralismo transitare dalla strada al museo?
La risposta è sì, ma a una condizione: che essa mantenga il proprio linguaggio, trasformando gli spazi museali in modo tanto ‘invasivo’ quanto transitorio ed effimero, caratteristiche distintive dell’arte urbana. 


Un progetto che conferma la vocazione del Mudec come laboratorio culturale in continua evoluzione –
ha detto l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi -, capace di accogliere e valorizzare le forme d’arte più dinamiche e contemporanee.”

 

Per quanto effimero, il muralismo è un linguaggio artistico estremamente pervasivo, si ritrova in ogni continente ed epoca, anticipando la pittura da cavalletto, e vive oggi di un rinnovato interesse per via dell’esponenziale crescita di committenza pubblica e privata, oltre che per essersi imposto presso innumerevoli comunità come linguaggio principe nella riappropriazione di spazi urbani.

 

Mudec Invasion_Hitnes_Ph.Carlotta Coppo_15(2)
Mudec Invasion_Hitnes_Ph.Carlotta Coppo_15(2)

Questo progetto espositivo innovativo crea un’occasione unica per riflettere sull’evoluzione del muralismo urbano contemporaneo. In un mondo sempre più interconnesso,  ha saputo farsi portavoce di tematiche universali come la giustizia sociale, i diritti umani e la sostenibilità ambientale. Questa capacità di parlare a un pubblico transculturale ha contribuito a creare un linguaggio visivo immediato, in cui persone di contesti diversi possono riconoscersi e trovare ispirazione. “Il muralismo urbano contemporaneo è una potente forma di espressione, che riflette le tensioni e le speranze del nostro tempo e nel farlo ci invita a ripensare il ruolo dell’arte nella società. Con le sue radici storiche profonde e il suo sguardo rivolto al futuro, la pittura murale continua a evolversi, portando significati e creatività nelle strade di tutto il mondo”.

 

A cura della Redazione

 

 

Lascia un commento

*