Con Open25 la Capitale, in occasione del Giubileo, rilancia cultura diffusa, partecipazione civica e rigenerazione urbana, a partire dalle periferie

Mentre la città eterna si prepara ad accogliere milioni di pellegrini per il Giubileo 2025, un’altra Roma prende forma lontano dai riflettori di San Pietro. È la Roma dei quartieri esterni al Grande Raccordo, delle ex borgate, delle stazioni secondarie. Proprio lì, grazie al progetto Open25 – Artes et Iubilaeum, prende vita una nuova stagione di cultura pubblica, partecipazione civica e rigenerazione urbana.
Un’iniziativa che cambia la narrazione del Giubileo, trasformandolo da evento religioso e infrastrutturale a occasione di giustizia territoriale e inclusione culturale.
Un bando per il cambiamento
Open25 è un bando pubblico lanciato dal Comune di Roma con un finanziamento di 5 milioni di euro provenienti dal PNRR – Next Generation EU. I progetti selezionati si svolgono tra aprile e dicembre 2025, puntando su un modello di cultura diffusa e accessibile, con eventi artistici, laboratori, cammini, installazioni e attività conviviali dislocate nelle periferie e nei quartieri meno centrali.

Il bando ha raccolto oltre 600 proposte, e ne finanzierà circa 100, selezionate secondo criteri di qualità artistica, sostenibilità, radicamento territoriale e impatto sociale. Le cinque aree di intervento spaziano dai percorsi artistici e naturalistici alle arti performative, passando per le installazioni urbane, le culture gastronomiche di comunità e le iniziative promosse da giovani under 35.
Il Giubileo dei Margini
Tra i progetti più rappresentativi c’è “Il Giubileo dei Margini”, promosso dall’Ecomuseo Casilino ad Duas Lauros nel Municipio V. L’iniziativa propone 33 appuntamenti lungo un itinerario che unisce arte, storia del pellegrinaggio, memoria migrante e pratiche di cittadinanza attiva. Laboratori, spettacoli, camminate urbane e incontri con le scuole si intrecciano per restituire voce e valore a territori considerati “ai margini”, ma centrali nella storia della città.
“Vogliamo dimostrare che la cultura non appartiene solo al centro storico o ai grandi eventi – spiega Paolo Gelsomini, tra i promotori dell’Ecomuseo – ma si costruisce nel quotidiano, a partire dai luoghi e dalle persone che li vivono”.
Arte, comunità e partecipazione
Open25 non è solo un calendario di eventi, ma un dispositivo politico e culturale che sfida la retorica dell’abbandono. Le iniziative sostenute favoriscono il protagonismo di artisti, associazioni, reti di quartiere e giovani progettisti. Dai murales ecologici di Tor Bella Monaca alle cene interculturali a Ostia, dai concerti nei cortili del Trullo alle passeggiate sonorenel Parco Alessandrino, ogni intervento mira a ricostruire il legame tra persone, spazi e memoria collettiva.
Cultura come infrastruttura sociale
A supporto del Giubileo, Roma ha avviato anche un piano di interventi infrastrutturali da oltre 500 milioni di euro: pedonalizzazioni, restauro di basiliche, piste ciclabili e collegamenti con le periferie. Ma è Open25 a indicare la direzione più innovativa: investire nella cultura come infrastruttura sociale, in grado di creare coesione, partecipazione e consapevolezza.
Anche la tecnologia fa la sua parte: l’app Iubilaeum25, già attiva in versione beta, consentirà di seguire gli eventi, ottenere sconti, usare un assistente virtuale e creare itinerari personalizzati.
Un modello per l’Italia
Roma, attraverso Open25, propone un modello esportabile: utilizzare un grande evento nazionale come volano per valorizzare le periferie, riattivare il tessuto associativo locale e coinvolgere i cittadini in prima persona.
In un Paese in cui le disuguaglianze territoriali crescono e la fiducia nelle istituzioni si assottiglia, esperienze come questa dimostrano che le buone pratiche non nascono solo nei palazzi, ma nei cortili, nelle scuole, nei mercati e nei parchi di quartiere.
Il Giubileo del 2025 potrebbe essere ricordato non solo per i milioni di pellegrini, ma per aver messo in cammino una nuova idea di città, più giusta, più inclusiva, più viva.
Mentre la città eterna si prepara ad accogliere milioni di pellegrini per il Giubileo 2025, un’altra Roma prende forma lontano dai riflettori di San Pietro. È la Roma dei quartieri esterni al Grande Raccordo, delle ex borgate, delle stazioni secondarie. Proprio lì, grazie al progetto Open25 – Artes et Iubilaeum, prende vita una nuova stagione di cultura pubblica, partecipazione civica e rigenerazione urbana.
Un’iniziativa che cambia la narrazione del Giubileo, trasformandolo da evento religioso e infrastrutturale a occasione di giustizia territoriale e inclusione culturale.
Scheda progetto – Open25 / Giubileo 2025
Titolo iniziativa:
Open25 – Artes et Iubilaeum
Promosso da:
Assessorato alla Cultura di Roma Capitale
con il Dipartimento Attività Culturali – fondi PNRR / Next Generation EU
Durata:
Aprile – Dicembre 2025
Obiettivi:
Valorizzare le periferie romane attraverso la cultura
Coinvolgere cittadini, associazioni e giovani artisti
Costruire una narrazione alternativa e partecipata del Giubileo
Azioni principali:
Percorsi culturali e artistici nei quartieri
Eventi performativi e installazioni visive
Iniziative conviviali e interculturali
Progetti creativi under 35
Progetti emblematici:
🟡 Il Giubileo dei Margini (Ecomuseo Casilino)
🟡 Festival di arte pubblica a Tor Bella Monaca e Trullo
🟡 Cammini sonori e laboratori a Centocelle e Alessandrino
🟡 Cene comunitarie a Ostia e Tufello
App ufficiale:
🔗 www.iubilaeum25.it (in aggiornamento)
App disponibile su iOS/Android – include calendario eventi, itinerari e assistente virtuale
Contatti utili:
📩 cultura@comune.roma.it
📍 Info bandi e mappa eventi su: culture.roma.it
📣 Social hashtag: #Open25 #Giubileodeimargini #Romaperiferie
A cura della Redazione