WAY Experience – Quando la cultura diventa esperienza

way experience, realtà virtuale

⌈di Chiara Vannini⌉

Cosa succede quando la tecnologia non serve solo a stupire, ma a emozionare, insegnare e coinvolgere? Quando la realtà virtuale diventa il mezzo per raccontare storie, esplorare il passato e vivere la cultura come non l’abbiamo mai vista prima?

Succede WAY.

Fondata nel 2019, WAY Experience è un’Impresa Culturale Creativa che ha rivoluzionato il modo di fruire la cultura, l’educazione e la comunicazione, grazie all’uso di tecnologie immersive come la Realtà Virtuale (VR) e la Realtà Mista (XR). Con una cifra stilistica che unisce qualità cinematografica e storytelling emozionale, WAY progetta e realizza esperienze capaci di lasciare il segno.

Way experience - Inside Monet
Way experience – Inside Monet

La missione è chiara: diffondere cultura, conoscenza e bellezza attraverso esperienze coinvolgenti che arricchiscono chi le vive.

Ogni progetto è un viaggio: dalle cupole del Brunelleschi alle visioni di Caravaggio, dai sogni impressionisti di Monet fino ai voli futuristi di D’Annunzio. Esperienze culturali, educative o aziendali che prendono vita grazie a visori VR di ultima generazione, motori grafici immersivi come Unity o Unreal Engine, audio spaziale e ambienti tridimensionali interattivi.

Accanto ai progetti dedicati al patrimonio culturale, WAY sviluppa soluzioni custom per scuole, musei, brand, enti pubblici e aziende, dimostrando come la tecnologia possa trasformare anche la formazione, l’onboarding, il retail e l’healthcare in momenti di impatto, apprendimento e valore.

In un mondo in cui l’attenzione è tutto, WAY crea esperienze che restano nella memoria, perché non si guardano: si vivono.


In maniera non virtuale, abbiamo intervistato uno dei soci fondatori Pier Francesco Jelmoni, per approfondire i progetti futuri di questo “laboratorio moderno delle emozioni “

1. Qual è stata la sfida piu grande che avete affrontato nel portare la realtà virtuale e aumentata nei settori in cui vi rivolgete, e come l’avete superata? 
La sfida più grande è superare le aspettative del pubblico in termini di esperienza di visita. Nei settori culturali (musei, siti, percorsi cittadini), il pubblico cerca un’esperienza memorabile, emotivamente coinvolgente e moderna, non la solita visita “classica”.

L’abbiamo superata posizionando l’utente al centro di un’esperienza ibrida (reale-virtuale) che genera una forte emozione, trasformando la visita in un ricordo significativo e condivisibile (raccontabile ad altri).

Way experience in Milano
Way experience in Milano

Nel B2B, la sfida cruciale è allineare e integrare le nostre soluzioni con le diverse figure professionali (HR, formatori, medici, ecc.) in modo sinergico.

Superiamo questo ostacolo non solo potenziando i loro obiettivi con la nostra tecnologia (VR/AR), ma trasformando l’esperienza formativa o operativa in un “storyliving” immersivo. Questo garantisce che i loro scopi vengano raggiunti in modo concreto, memorabile ed estremamente efficace.

2. Come vedete evolversi il ruolo delle tecnologie immersive nei prossimi 5 anni in ambiti come il turismo, l’istruzione o la divulgazione scientifica? 

Le esperienze immersive ridefiniranno la fruizione pre, durante e post-viaggio.

  • Esperienza sul Posto (AR/MR): L’AR trasformerà musei e siti archeologici in percorsi interattivi, arricchendo la realtà con ricostruzioni storiche, guide personalizzate e dati in tempo reale, rendendo l’esperienza molto più coinvolgente e memorabile.
  • Promozione e Pianificazione (VR): I “viaggi virtuali” non sostituiranno quelli fisici, ma diventeranno strumenti essenziali per la scelta della destinazione e la riduzione dell’overtourism (gestendo flussi virtuali). La vera spinta verrà dalla confluenza con l’AI e il 5G/6G, che renderanno le esperienze iper-personalizzate, fotorealistiche, multiutente e accessibili senza ritardi (latenza) su dispositivi sempre più leggeri e potenti.Nell’Istruzione l’Apprendimento sarà Iper-Personalizzato e Collaborativo: L’integrazione con l’Intelligenza Artificiale permetterà di adattare il contenuto (difficoltà, ritmo, feedback) in tempo reale per ogni singolo utente, massimizzando la ritenzione (+70% di memoria) e favorendo la collaborazione remota.
3. Qual è stato il progetto realizzato da Way Experience di cui andate orgogliosi e perchè? 
Il progetto VR dedicato a Marco Polo per i 700 anni è stato a Noi commissionato dal Ministero degli Affari Esteri ed è un film immersivo straordinario di 18 minuti che fa viaggiare gli utenti da Venezia, passando per l’attraversamento della Via della Seta in diverse zone, fino all’arrivo in Cina. E’ un progetto che ha dato vita ad una Grande Mostra in Cina partita da Pechino e Inaugurata dal Primo Ministro Giorgia Meloni e che per 1 anno ha circuito in 3 principali città cinesi e grandi Musei totalizzando centinaia di migliaia di spettatori entusiasti. Il nostro film VR su Marco Polo è stato recentemente selezionato per gli Oscar della Vr a Los Angeles AUGGIE AWARDS 2025 e siamo arrivati alla finalissima come uno dei migliori progetti al mondo nella sezione arte e cultura.

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