Falcetti: “Green Vegan? Trait-d’union tra filosofie differenti”.

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A distanza di un mese dalla nascita del primo vino spumante vegano di Quadra Franciacorta Brut Green Vegan con certificazione di prodotto “Qualità vegetariana”, l’enologo che l’ha concepito spiega le sue radici e origini. Mario Falcetti lo fa chiarendo i processi di produzione, la direzione verso la certificazione, l’attenzione all’ambiente durante le normali operazioni di cantina, fino alla definizione di quella filosofia che soddisfa appieno i desideri dei vegani più rigorosi ma anche quelli degli amanti del buon vino; perchè Green Vegan resta vino senza rinunciare a nulla.

«Partono da molto lontano (ante litteram si potrebbe dire) e sono insite nella mia idea di vino, volta a ricercare e a valorizzare l’essenza della materia» racconta Mario Falcetti. «Infatti, da sempre, il percorso enologico da me adottato presuppone la selezione manuale delle uve – la cui diretta e immediata conseguenza è la riduzione dell’apporto di solforosa, le chiarifiche realizzate a freddo senza prodotti chimici (in questa categoria rientrano, in maniera lecita e autorizzata i chiarificanti di derivazione animale quali albumina, caseina, gelatina, colla di pesce di cui non ho mai fatto impiego), e altri passaggi cruciali volti ad elevare la qualità finale del vino. Il raccontare ai miei interlocutori questo percorso negli anni ha destato non poca curiosità soprattutto nell’ambito delle intolleranze alimentari, dove oltre al glutine (ma non è il nostro caso) i principali imputati sono i derivati dell’uovo e del latte.

La direzione verso la certificazione di prodotto…

Benché il vino sia un prodotto di notevole complessità ma al tempo stesso “semplice” nei suoi ingredienti, un conto è poter affermare a parole un percorso altro è poterlo certificare. Ed è proprio in questi termini che, stimolato da diversi clienti nella direzione di una certificazione di prodotto, mi sono mosso lo scorso anno. Appurare e certificare l’assenza di chiarificanti di derivazione animale corrispondeva a soddisfare i dettami dei principi vegan; è stato un passaggio automatico e lo abbiamo sostenuto fino in fondo. Ad ulteriore garanzia per il consumatore, poiché il nostro modo di creare Franciacorta è questo, non vi sono rischi di “inquinamento” durante le normali operazioni di cantina (travasi, colmature, filtrazioni, ecc).

Mi piace pensare a Green Vegan come a un vino inclusivo in un mondo dove la tendenza è essere esclusivi…

Per queste ragioni, e altre di portata più generale, mi piace pensare a Green Vegan come a un vino inclusivo in un mondo dove la tendenza è essere, o peggio apparire, esclusivi. Cito la chiusura di una mia riflessione in merito: “Per queste ragioni Green Vegan rappresenta un vino-ponte, un trait-d’union tra filosofie e modelli eno-gastronomici differenti.  Infatti, per come è pensato e creato, soddisfa appieno i desideri dei vegani più rigorosi senza nulla togliere, anzi, agli amanti del buon vino.

Infine, la leggerezza dei Franciacorta di QUADRA, pur in presenza di complessità e struttura evidenti, dipende in larga misura dalla lunga permanenza delle bottiglie in catasta per l’affinamento dove la compenente lieviti ha tutto il tempo per essere inattivata a benefici, tra l’altro, della digeribilità. A differenza di altri prodotti, dove aderire al concetto vegano significa abdicare all’essenza del prodotto stesso (es: il surrogato del miele non è miele, così come il surrogato del formaggio – tofu – non è formaggio), il vino vegano rimane vino senza rinunciare a nulla».

Dalle Alpi alla Puglia, Quadra ha presentato il suo Franciacorta Brut Green Vegan in una serie di eventi di degustazione. Stasera tocca a Belluno, dalle ore 19 in Antica Scuderia, caratteristico wine bar in pieno centro città. Denis Basichetto, Brand manager e coordinatore commerciale di Quadra organizza il Green Vegan Party con buffet, musica e naturalmente Franciacorta vegano.

Stefania Mafalda

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