Arte contemporanea, in mostra la difficoltà di comunicare.

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A Palazzo Isimbardi a Milano, dall’11 al 20 maggio, la mostra collettiva “A chi parla l’arte contemporanea?”. 25 le opere in mostra che raccontano quanto sia difficile comunicare in un mondo così pieno di informazione, dove la velocità e la prima impressione giocano un ruolo sempre più grande.

Dare voce ai giovani artisti al fianco dei più conosciuti…

«Tale difficoltà aumenta se si cerca di comunicare l’arte contemporanea» sostiene Sabino Maria Frassà, curatore della mostra. «Il premio cramum affronta tale problema e cerca di dare voce ai migliori giovani artisti in Italia, mettendoli in mostra al fianco di quelli più conosciuti e offrendogli un percorso di accompagnamento di crescita delle proprie potenzialità artistiche: mostre, cataloghi, ma anche coaching e contatti». Anche quest’anno sono stati coinvolti nel progetto artisti di fama internazionale tra cui gli italiani Luigi Presicce, Laura de Santillana, Paolo Peroni e Francesca Piovesan. Al loro fianco i 10 artisti under 36 finalisti del premio che iniziano ora il loro percorso di crescita artistica con l’associazione cramum che promuove la mostra. Tra questi, il giorno dell’inaugurazione che si terrà il 10 maggio, la Giuria del Premio voterà il vincitore che avrà due anni per preparare la sua grande mostra personale a Milano.

A corollario della mostra una pregiata pubblicazione, edita SKIRA e curata da Sabino Maria Frassà, intitola “A chi parla l’arte contemporanea?” che raccoglie oltre alle opere in mostra, interessanti riflessioni critiche di membri della Giuria come Nushin Elahi (curatrice dal Sud Africa), Katie Hill (Professoressa all’Università di Oxford), Angela Madesani (docente allo IED e BREA), Alba Solaro (giornalista) e Nicla Vassallo (filosofa dell’Università di Genova). I vincitori delle scorse edizioni sono stati: Daniele Salvalai, Paolo Peroni e Francesca Piovesan. Il vincitore del Premio si aggiudicherà un cubo realizzato dalla Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano con il Marmo di Candoglia e ha facoltà, a due anni dalla sua vittoria, di allestire una mostra site-specific allo Studio Museo Francesco Messina.

*La foto di copertina è opera Premio cramum a Palazzo Isimbardi nel 2014.

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