Marche. Borghi nuovi, vita nuova all’Italia.

grottammare

Borghi nuovi, vita nuova. E’ l’obiettivo di tutto rispetto delle Marche e dei sei Gal marchigiani quello di valorizzare i bellissimi 70 borghi storici e rurali di questa virtuosa regione del centro Italia. In linea con il nuovo Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 con priorità e risorse che ammontano a quasi 61 milioni di euro.

Bene, le Marche hanno centrato in pieno il metodo salva Italia più efficace per tirarci su da questa crisi e smuovere un pò il mercato turistico, il più importante e remunerativo su cui puntare in questo Paese delle Meraviglie.

Nuova vita ai borghi delle Marche

Previste anche attività aggiuntive per interventi integrati, creazione di filiere agro-sociali, accordi agro-ambientali, cooperazione in ambito agricolo e non solo. I Gal coinvolti nel progetto saranno molto attenti anche al patrimonio artistico, storico e culturale.

Sono previste infatti attività di marketing, consulenza e supporto alle realtà imprenditoriali artigianali, locali e non, per favorire un’azione di ri-uso e di valorizzazione di questo patrimonio. Perchè per i marchigiani, quello dei borghi, è un vero e proprio brand di qualità e un grande patrimonio da far scoprire.

Il progetto è stato illustrato sabato 27 novembre in un convegno a Fabriano (AN) intitolato “Nuova vita ai borghi storici e rurali delle Marche” dove Maurizio Piazzini dell’Istituto Nazionale di Urbanistica Marche ha illustrato la tipica distribuzione dei piccoli borghi storicamente collocati sui crinali del territorio medio collinare marchigiano, i quali compongono una sorta di città diffusa e ai quali far riferimento per uno sviluppo integrato e armonico.

Il geologo Fabio Di Bitonto creatore del sito “Paesi fantasma” ha fornito, attraverso la sua piattaforma, una base a livello progettuale per i circa 6.000 borghi abbandonati censiti in Italia e ha individuato nel recupero degli antichi borghi e delle tradizioni ad essi collegate un’interessante opportunità di lavoro per i giovani o gli inoccupati.

L’Italia dei piccoli borghi e non delle grandi e famose città. Partendo dal centro per cambiare marcia al turismo e creare magari una nuova tendenza dall’appeal internazionale e dal fascino ed esclusività che non possono essere che italiani.

Link utili: www.borghidellemarche.it – www.investinmarche.it

Stefania Mafalda

 

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