Parma nel 2025 è uno dei principali esempi italiani di città capace di integrare cultura del cibo, sostenibilità ambientale, innovazione sociale e trasparenza pubblica.
Parma Creative City UNESCO e Food Policy cittadina
Parma è l’unica città italiana riconosciuta come Città Creativa UNESCO per la Gastronomia, un titolo che va ben oltre l’etichetta turistica. Significa che arte, cultura del cibo, ricerca e formazione sono messi a sistema per promuovere uno sviluppo urbano sostenibile centrato sul cibo di qualità e sull’identità territoriale Il Comune ha istituito un Ufficio Food Policy (in rete con il Milan Urban Food Policy Pact e altre Creative City), con il compito di progettare e realizzare strategie e iniziative per una filiera alimentare inclusiva, partecipata e innovativa
Agricoltura sostenibile e filiere locali: l’Agenda 2025–2027
Nel marzo 2025 la città ha presentato l’Agenda del Tavolo per l’Agricoltura 2025–2027, un programma integrato costruito con associazioni, Università e imprese locali. Promuove:
agricuoltura 4.0 e tecnologie per ridurre sprechi e consumi;
agrivoltaico, biogas, recupero della fertilità dei suoli;
tutela della biodiversità e rilancio delle filiere a km 0;
sostegno al distretto biologico Parma Bio Valley e progettazione di un marchio collettivo per i prodotti locali;
rafforzamento del dialogo tra istituzioni, ricerca e settore agricolo

Mense scolastiche sostenibili e partecipazione attiva
Parma adotta politiche di ristorazione scolastica sostenibile, raccogliendo riconoscimenti a livello nazionale:
Secondo posto nel Rating nazionale Menu Scolastici Foodinsider 2024, dopo il primo posto del 2022, per menu sani, bilanciati, biologici e a basso impatto ambientale
Ogni anno aderisce alla Green Food Week, trasformando la refezione scolastica in un’occasione educativa: menù sostenibili, kit didattici sull’importanza del cibo amico del Pianeta e monitoraggio degli sprechi
Il progetto “Partecipare di gusto” coinvolge bambini e famiglie in laboratori inclusivi di educazione alimentare, dialogo a tavola e consumo responsabile
Contrasto allo spreco alimentare: Parma non spreca
Il comune ha attivato una piattaforma solida e articolata contro lo spreco:
la Piattaforma “Parma non spreca” raccoglie eccedenze da aziende alimentari, GDO, produttori e mense, redistribuendole attraverso reti del volontariato e servizi mensa sociali
Attori coinvolti: Comune, Fondazione Cariparma, Caritas, Forum Solidarietà, associazioni di categoria e Cooperative, con efficiente logistica e trasparenza di rendicontazione.
Ambiente, partecipazione urbana e agricoltura sociale
Un altro pezzo del sistema virtuoso parmense:
Il progetto Fruttorti di Parma, gestito da “Parma Sostenibile”, ha creato food forest urbane (come la Picasso Food Forest) dove frutta e biodiversità sono coltivate da cittadini e messe a disposizione per tutti “BenEssere in Natura” e Campus Garden, sviluppati in collaborazione con scuole, università e associazioni, offrono laboratori didattici su agroecologia, monitoraggio delle acque, orti urbani e permacultura per formare cittadini consapevoli and co-creativi nel proprio quartiere
Università, ricerca e formazione: il polo alimentare
L’Università di Parma, insieme alla Fondazione Parma Creative City of Gastronomy, organizza iniziative come la rivolta a studenti e professionisti su temi di sistemi alimentari urbani, creatività e comunità. Obiettivo: trasformare Parma in hub europeo riconosciuto per ricerca e alta formazione nel settore alimentare
La città ospita inoltre enti di ricerca di primo piano – dall’EFSA alla SSICA agli istituti universitari – rendendo Parma un centro di riferimento per innovazione e sicurezza alimentare
A cura della redazione