Cocktail bar: i migliori d’Italia in una app.

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In queste giornate di festa le occasioni per brindare davvero non mancano. Spesso la vera sfida è trovare il locale adatto per un aperitivo con gli amici, un dopocena con i parenti o un “cin cin” romantico con il partner. Oggi ad aiutarci in questa sfida arriva una nuova applicazione. È nata infatti la Guida ai migliori 100 cocktail bar d’Italia, l’app gratuita per Ios e Android scaricabile dal sito blueblazer. L’app è un contenitore virtuale con gli indirizzi, le informazioni e tutte le news sui migliori cocktail bar italiani. Una vera novità per il panorama italiano, che risponde alla domanda di una clientela sempre più esigente.

La Guida.

La Guida ai migliori cocktail bar d’Italia contiene oltre 160 locali, selezionati attentamente dalla redazione di BlueBlazeR, in collaborazione con i principali esperti di settore. Presenti tutte le regioni italiane, con un’attenzione sempre maggiore verso le realtà di provincia. Si trovano così nella Guida non solo le grandi città come Roma, Milano, Firenze ma anche città come Acquapendente (Viterbo) o Mirano (vicino a Venezia).

I criteri seguiti per selezionare i cocktail bar si basano su: ospitalità, qualità del servizio e del cocktail.
«Non scegliamo mai un locale perché fa bene da bere – sottolinea Giampiero Francesca, direttore di BlueBlazer e ideatore della Guida – non è quello che ci interessa in primis. Consideriamo soprattutto l’alto grado di accoglienza, ormai sempre più rara, che si traduce nella capacità di far star bene il cliente, consentendogli di vivere un’esperienza completa. Poi, ovviamente, viene anche il cocktail».

La APP: caratteristiche.

Una volta scaricata l’app dal sito blueblazer e installata sul proprio smartphone è subito pronta per essere consultata. La navigazione è semplice ed intuitiva: si può decidere di geolocalizzarsi e scegliere un dei locali che compaiono sulla mappa, oppure filtrare in base alle categorie:

  • cocktail bar
  • bistrot – restaurant
  • hotel bar
  • speakeasy

Cliccando su un locale si apre la scheda con una breve storia di presentazione del bar, alcune informazioni sui cocktail consigliati e sul tipo di miscelazione praticata, gli orari, i contatti e l’accesso diretto alle mappe per rintracciare la strada col proprio navigatore.

«Le categorie sono uno strumento utile per consentire a chiunque, in base ai propri gusti e aspettative, di scegliere velocemente. Al di là del “cocktail bar” propriamente detto, “bistrot-restaurant” indica quei locali in cui oltre che bere si offre un’esperienza food frutto di una cucina, in molti casi, anche degna di nota per non dire “stellata” – sottolinea Massimo Gaetano Macrì, capo-redattore di BlueBlazer e co-ideatore della Guida. «Non potevano poi mancare gli hotel bar, di cui siamo grandi estimatori. Anzi, con il nostro lavoro, vorremmo far capire che le atmosfere eleganti ed ovattate di questi locali potrebbero essere frequentate da tutti. In Italia c’è ancora molta diffidenza e sono ancora tanti a chiedersi se si possa entrare in un hotel solo per bere un drink, senza essere clienti».

E, infine, la categoria forse più alla moda, i cosiddetti speakeasy: «Abbiamo inserito sia i locali il cui accesso è garantito tramite la parola d’ordine, come i “veri” speakeasy americani del Proibizionismo degli anni Venti-Trenta del secolo scorso, sia quei locali che in qualche modo ricordano quelle atmosfere fumose, con un accesso un po’ da secret bar, in cui entri solo se ne conosci fisicamente l’ingresso».

La Guida vuole essere uno strumento di consultazione smart, continuamente aggiornata e utile, tanto agli operatori del settore quanto al cliente, più o meno appassionato.
«Sono tanti i vari brand ambassador, per esempio, che ci hanno confessato di utilizzare per il loro lavoro le nostre mappe per rintracciare i locali. Si tratta di una utilità secondaria di cui prendiamo atto. Ma lo scopo principale della Guida è quello di offrire agli appassionati del buon bere e anche ai semplici curiosi, una finestra “mobile” da cui osservare il mondo del bar. Se una persona entra in un locale, “spinta” dalla descrizione della Guida, si innamora del posto e apprezza il cocktail, noi abbiamo centrato la missione».

I cocktail dei giornalisti per il lancio della Guida.

Per l’occasione del lancio della Guida sono stati creati due signature cocktail: il “The Journalist Martini” di Massimo D’Addezio e il “The Journalist Negroni” di Tommaso Cecca. Entrambi i cocktail sono degli omaggi che i barmanager dei due locali hanno voluto dedicare ai giornalisti adattando pregi e difetti della categoria a due storici cocktail.

Il The Journalist Martini è un Martini cocktail come piace berlo a molti giornalisti, freddissimo e molto secco, preparato con gin Bombay Sapphire, Apricot Brandy e gocce di Laphroaig, un whisky torbato i cui sentori affumicati rimandano, per Massimo D’Addezio, al mondo della stampa e delle redazioni.

Completamente diverso il The Journalist Negroni, una variante calda e avvolgente del grande classico italiano, con brandy Cardenal Mendoza, Campari infuso all’ibisco e vermouth Cinzano 1757, che restituisce una visione diametralmente opposta del ruolo e della figura del giornalista.

Martina Tormen

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