Verdure per crescere bene: gli ingredienti più odiati dai bambini

I bambini non hanno ancora un buon "rapporto" con le verdure

La giornata dedicata alle verdure (17 giugno), all’importanza di inserirle nel piano di alimentzione quotidiana ( c’è ancora bisogna di ricordarlo, purtroppo…) – l’Eat Your Vegetables Day –  è stata un’occasione  utile  per sottolineare ancora una volta che un’alimentazione sana si impara da piccoli — e fa bene a tutti. In Italia, però, secondo l’Osservatorio Nestlé, quasi un bambino su due rifiuta verdure e legumi. Ma la buona notizia è che ci sono strumenti concreti per invertire la rotta, partendo da casa.

Come dimostra il progetto Nutripiatto, nato con l’Università Campus Bio-Medico di Roma, bastano piccoli gesti quotidiani: più varietà nel piatto, più colori, più coinvolgimento in cucina. I bambini che cucinano, scelgono, assaggiano… imparano anche a mangiare meglio. E non solo loro: in 6 famiglie su 10, sono proprio i più piccoli a influenzare la spesa e le abitudini dell’intero nucleo.

“La verdura non è un contorno, ma un alleato per la salute di tutta la famiglia”, ricorda la Prof.ssa Laura De Gara, esperta di nutrizione. I benefici sono ormai scientificamente provati: chi mangia in modo vario, con più vegetali, invecchia meglio, vive più a lungo e resta più attivo. Il cuore, la mente e i reni ringraziano.

Insegnare a mangiare bene è un atto educativo, non una forzatura. È un investimento per il futuro dei bambini, della famiglia, della comunità.

A cura della Redazione

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