Vino, pranzo con i grandi esperti italiani a confronto.

La storia del vino italiano allo stesso tavolo. Dal grande esperto di viticoltura e professore Attilio Scienza al produttore numero uno al mondo Angelo Gaja, da Francesco Serafini di Serafini & Vidotto con il suo Rosso dell’Abbazia, 18 volte premiato con Tre Bicchieri dalla Guida del Gambero Rosso, a Oscar Farinetti in rappresentanza di Vino Libero assieme a suo figlio Andrea. In compagnia di Maurizio Martina, ministro delle Politiche Agricole.

E’ accaduto al Ristorante La Panoramica di Nervesa della Battaglia, Treviso. L’occasione è stata l’incontro nella sede del CREA, il più importante ente di ricerca agroalimentare italiano, durante il quale il mondo del vino come produttori, istituzioni e ricercatori, si è confrontato sulle nuove prospettive di ricerca per il miglioramento delle produzioni vitivinicole.

La cultura del vino da padre in figlio…

Un tavolo ricco di cultura con scambi di opinioni su come è mutato il mondo del vino e di come sono cambiate le persone che gli appartengono. Da padre in figlio; è su questo tema che l’atmosfera a pranzo si è scaldata grazie ai racconti di Angelo Gaja e del ricordo di suo padre, poco disposto a insegnare ai suoi figli l’arte del come fare al meglio questo mestiere. «E’ per questo motivo, al contrario di mio padre, che ho sempre voluto trasferire ai miei figli il mio sapere» sottolinea il produttore. D’accordo Oscar Farinetti che confessa di dare solo suggerimenti ai suoi figli senza imposizione e lasciandoli liberi di fare.

Straordinaria la degustazione dei vini di punta di Serafini & Vidotto durante il pranzo a base di gustosi piatti con asparagi e radicchio trevisani protagonisti. Divertente l’ascolto dei giudizi di merito da parte di Angelo Gaja direttamente a Francesco Serafini, il quale per l’occasione ha voluto stappare Il Rosso dell’Abbazia del 1998. Cin Cin al “sapere” e a chi ha saputo fare cose grandi con umiltà, impegno e serietà.

Stefania Mafalda 

 

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